Nella quiete del silenzio 




Era un giorno d'estate e il centro storico si presentava quasi deserto e senza i tipici rumori cittadini. Una tantum, avvistavo qualche individuo, che scompariva tra i vicoli e poi di nuovo rivedevo il vuoto paesaggio urbano. 

Ero dentro un metafisico quadro di De Chirico e anche se qualche bolla d'angoscia si formava, rapidamente svaniva. La solitudine, però, che viveva in quello spazio e in quel tempo, risultava sana e  piacevole da sperimentare. Per me, in realtà, era un'esperienza vissuta già.

Era una buona occasione per fotografare l'architettura di quel luogo, nonché ideale, secondo gli insegnamenti del Maestro architetto/fotografo, Gabriele Basilico, il quale si definiva un misuratore di spazio, e sosteneva che: "Le presenze umane distraggono dalla forma degli edifici e dello spazio, per questo tendo ad aspettare sempre che non ci sia nessuno.". 

Ero giunto in uno spiazzo, dove subito dopo, si apriva un'area verde del nucleo urbano, che altro non era che un suo confine. Scrutando il grazioso prospetto di una chiesa, la quale aveva il portale d'accesso aperto, non esitai ad accedere; trovandomi nella quiete del silenzio. Eppure, la dentro, il tutto parlava: il pavimento, le modanature, le luci, il confessionale, la statua di San Giuseppe e il Bambin Gesù...   

...Era un Tempo Felice!

                                                             Lucio Franco Masci



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