Oggi è l’ultimo giorno di Marzo, il mese pazzo, sentivo
dire da bambino e, poi, da ragazzo, ho
scoperto che è anche quello in cui nascono i folli! Ma che importanza ha?
Sosteneva Franco Bassaglia, con una
certa competenza, “La follia è una
condizione umana, in noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione.”
E, infatti a Marzo, un giorno qualche volta è tipicamente primaverile, un altro invernale, a
volte, autunnale e, anche se raramente, persino estivo, tutte qualità che appartengono
al ciclo delle stagioni e lo stesso può succedere in un individuo, in quanto, in
lui, possono vivere e anche convivere diverse condizioni psichiche.
Premesso ciò, sono più di tre settimane che
sono rinchiuso in un perimetro circoscritto e ho spesso pensato, come tutti,
credo, al Decamerone di Boccaccio,
al Deserto
dei Tartari di Buzzati, e
tante altre opere letterarie e non, però, da quando vivo questa situazione surreale, che
poi non è così, tornano in mente tante scene del celebre romanzo I tamburi
della pioggia di Kadare, nel
quale lo scrittore albanese narra di uno storico assedio.
E da ventitré giorni che un nemico invisibile ci tiene in
uno stato di snervante assedio!
L’assedio
Prima parte
Lucio Franco Masci
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