Gàvatjela me Sparëngjë, Mëráj e Gjizë
Cavatelli con Asparagi, Finocchietto e Ricotta
In alcuni luoghi del Mediterraneo, dove mi sono trovato il
giorno del Sabato Santo, tra le varie pietanze proposte, a cena, erano sempre
presenti gli asparagi, solitamente accoppiati con uova e, nella maggior parte
dei casi, si trattava di frittate, cucinate nei più svariati modi. Quella che
voglio proporre è una ricetta reinventata, utilizzando tre ingredienti, che si
consumavano e ancora è così, in questo determinato periodo dell’anno, nelle
varie comunità arbëreshë della presila greca e non solo, ossia, non a caso, gli
asparagi selvatici, il finocchietto selvatico e la ricotta fresca.
Gàvatjela me Sparëngjë,
Mëráj e Gjizë
Cavatelli con Asparagi,
Finocchietto e Ricotta
INGREDIENTI PER QUATTRO
PERSONE
540 gr Gàvatjela (Cavatelli di solo farina e acqua)
250 gr Sparëngjë të ègëra (Asparagi selvatici)
100 gr Mëráj të
égër (Finocchietto selvatico)
1 Qèpë e bàrdhë (Cipolla bianca)
250 gr Gjizë e dhíes (Ricotta di capra)
4 Vé (Uova)
½ Qèlq me vàl ullíri (Bicchiere di Olio Extra Vergine d’Olivo)
½ Qèlq me vérë e bardhë (Bicchiere di vino bianco secco)
- Pèpër e zí (Pepe nero)
- Krỳpë (Sale)
PROCEDIMENTO
Porre sul fuoco una pentola con
abbondate acqua per la cottura della pasta.
Mondare gli asparagi (utilizzare le
punte e le sotto punte tenere) e il finocchio selvatico, sbollentarli nell’acqua
di cottura salata e lasciare una piccola quantità, basta 1/5.
In una ciotola versare le uova con i
tuorli con l’albume e amalgamarli con amore, poi aggiungere la ricotta e
continuare l’operazione e alla fine aggiungere un pizzico di sale e pepe appena
macinato.
In una padella versare l’olio
extravergine di oliva e imbiondire la cipolla bianca tagliata a rondelle
sottilissime.
Unire gli asparagi e il finocchietto;
ubriacarli col vino e spegnere quando evapora totalmente.
Porre in un piatto da portata la pasta
cotta, aggiungere gli asparagi caldi e poi le uova con la ricotta, amalgamare
il tutto e tritare sopra il pepe nero.
Tale pietanza si sposa bene con un
vino secco come la Malvasia Bianca, il Montonico Bianco, nonché un Gaglioppo
Rosato e pure con Magliocco Rosato, per restare nel territorio, altrimenti si
possono accoppiare altri vini della stessa tipologia di quelli prima citati.
Lucio
Franco Masci
Tratto da:
La Nuova Cucina Arbëreshe -Tra Tradizioni e Nuove Tendenze -
In
preparazione per prossima pubblicazione
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