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Visualizzazione dei post da marzo, 2020
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O ggi è l’ultimo giorno di Marzo, il mese pazzo, sentivo dire da bambino e, poi, da ragazzo, ho scoperto che è anche quello in cui nascono i folli! Ma che importanza ha? Sosteneva Franco Bassaglia , con una certa competenza, “ La follia è una condizione umana, in noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione .” E, infatti a Marzo, un giorno qualche volta è tipicamente primaverile, un altro invernale, a volte, autunnale e, anche se raramente, persino estivo, tutte qualità che appartengono al ciclo delle stagioni e lo stesso può succedere in un individuo, in quanto, in lui, possono vivere e anche convivere diverse condizioni psichiche. Premesso ciò, sono più di tre settimane che sono rinchiuso in un perimetro circoscritto e ho spesso pensato, come tutti, credo, al Decamerone di Boccaccio , al Deserto dei Tartari di Buzzati , e tante altre opere letterarie e non, però, da quando vivo questa situazione surreale, che poi non è così, tornano in mente tante scene del cele
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 Il Punto che contiene il Cerchio T anti anni fa, ebbi la fortuna di seguire un intenso corso di Estetica e Storia della Critica d’Arte, nel quale, il Docente (noto Critico d’Arte) riuscì a intrecciare magistralmente, Architettura, Cinema Filosofia, Pittura, Scultura, ecc.. E in una memorabile lezione, tenuta a più riprese, dedicata alla Lettura dei Beni Culturali , il Professore tradusse un distico di Johannes Scheffler , è questo il vero nome del poeta e mistico tedesco Angelus Silesius , spesso citato da Borges , e questi versi, che “alludono alla fusione della finitezza della natura umana con l’infinità dello spirito divino”, quasi per magia, tornano in mente, ogni volta che mi imbatto in un opera che tratta l’annunciazione, da parte dell’arcangelo Gabriele, a Maria. E, naturalmente, oggi giorno della Festività dell’Annunciazione, riecheggiano senza sosta, visto le tante opere, riguardanti questo tema, che compaiono un po’ ovunque. Anche se una persona non c
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unapreghiera " Il vino è il canto della terra verso il cielo ", soleva  ripetere Luig i Veronelli . E, ogni volta che mi trovo a percorrere un vigneto, quasi per magia, mi rimbombano in mente queste parole. Ciò è successo, anche, qualche settimana fa, quando sono giunto in un antico vigneto, situato in alta collina. E qui, dove tutte le viti, che per la loro avanzata età, affondano le radici in profondità, toccando l'intimità della terra, notai che, seppur in silenzio, coralmente, innalzavano al cielo una intensa  preghiera . Solo dopo, ho capito il perché...                                                                                                         lfm
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Nella quiete del silenzio  E ra un giorno d'estate e il centro storico si presentava quasi deserto e senza i tipici rumori cittadini. Una tantum , avvistavo qualche individuo, che scompariva tra i vicoli e poi di nuovo rivedevo il vuoto paesaggio urbano.  Ero dentro un metafisico quadro di De Chirico e anche se qualche bolla d'angoscia si formava, rapidamente svaniva. La solitudine, però, che viveva in quello spazio e in quel tempo, risultava sana e  piacevole da sperimentare. Per me, in realtà, era un'esperienza vissuta già. Era una buona occasione per fotografare l'architettura di quel luogo, nonché ideale, secondo gli insegnamenti del Maestro architetto/fotografo, Gabriele Basilico , il quale si definiva un misuratore di spazio , e sosteneva che: " Le presenze umane distraggono dalla forma degli edifici e dello spazio, per questo tendo ad aspettare sempre che non ci sia nessuno .".  Ero giunto in uno spiazzo, dove subito dopo, si a
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Nella Leggerezza della Dimenticanza S i, siamo tutti stanchi e irritati e altro ancora, io più di voi e voi più di me! Purtroppo, questa volta, a nessuno è permesso di abbandonare il gruppo  o di uscire dall’ orizzonte degli eventi    per puro spirito di conservazione  , o per un nobile spirito altruista ! Qualche giorno fa, mio cugino, medico a Londra, mi ha scritto, che lì, si ha la sensazione di essere in un film distopico ! Qui, non è da meno e, inoltre, tale surreale situazione, dura da più tempo… In questa delicata circostanza, come insegnava Lev Tolstoj (non mi ricordo in quale occasione, poiché sono passati tanti anni, da quando mi sono interessato di alcuni particolari aspetti della letteratura), è necessario DIMENTICARE SE STESSI  , nel senso che, per reggere certe fatiche, ritenute insopportabili,   sia fisiche che puramente mentali, ci si deve svuotare  mentalmente del PESO  che si sta portando. Sicuramente è difficile spiegare e, nello stes